In particolare mi occupo di
attacchi di panico, fobie, ansia sociale
IL SERVIZIO è RIVOLTO: a giovani adulti e adulti.
L’approccio cognitivo-costruttivista si focalizza principalmente sugli aspetti della conoscenza personale, cioè sulle modalità con cui ogni individuo rappresenta il mondo e ricorda le esperienze della propria vita, sia del passato remoto che di quello recente.
La psicoterapia cognitivo- costruttivista offre un metodo per accostarsi alla propria esperienza soggettiva e cogliere i vissuti e i significati personali attribuiti agli eventi, letti nell’unicità e irripetibilità della propria storia e dei propri legami di attaccamento.
A partire dal concetto per cui non è la realtà a causare sofferenza ma il nostro modo di porci di fronte ad essa, tale approccio si focalizza sull’osservazione e scoperta di sé, dei propri schemi cognitivi, emotivi e relazionali e di come questi si siano strutturati nel corso della propria storia evolutiva.
Il terapeuta accompagnerà il paziente nel suo percorso di conoscenza di sé, che lo condurrà a comprendere le origini, il significato e la funzione dei suoi sintomi.
Questo approccio vede il paziente come unico esperto di sé. Il modo in cui le persone ricordano ed elaborano narrativamente le proprie esperienze, e il significato che ad esse attribuiscono, rappresentano quindi materiale importante e prezioso per il terapeuta costruttivista.
La relazione terapeutica è vista come strumento di esplorazione attraverso il quale il terapeuta, riferendosi alla Teoria dell’Attaccamento di Jhon Bowlby, riveste il ruolo di base sicura, in grado di consentire al paziente l’indagine dei pensieri e delle emozioni in un contesto empatico e non giudicante.
L’EMDR è un metodo psicoterapico strutturato che facilita il trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia ad eventi traumatici, che a esperienze più comuni ma emotivamente stressanti.
È un approccio psicoterapico interattivo e standardizzato, scientificamente comprovato da più di 44 studi randomizzati controllati condotti su pazienti traumatizzati e documentato in centinaia di pubblicazioni che ne riportano l’efficacia del trattamento di numerose psicopatologie inclusi la depressione, l’ansia, le fobie, il lutto acuto, i sintomi somatici e le dipendenze.
Questa metodologia utilizza i movimenti oculari, o altre forme di stimolazione alternata destra-sinistra, per ristabilire l’equilibrio eccitatorio-inibitorio, provocando così una migliore comunicazione tra gli emisferi celebrali.
Si basa su un processo neurofisiologico legato all’elaborazione accelerata dell’informazione.
Iniziare un percorso psicoterapico presuppone in ogni paziente un contributo molto importante decidersi di fissare il primo colloquio e affrontare quest’ultimo spesso possono innescare imbarazzo e ansia.
Queste sensazioni di disagio possono essere ancora più accentuate nelle persone sorde, le quali trovano difficoltà nel sostenere una comunicazione “libera” da qualsiasi barriera linguistica.
L’utilizzo della Lingua dei Segni è finalizzato a creare un contesto comunicativo agevole che possa consentire al paziente di sentirsi libero di esprimersi e consente inoltre al terapeuta di poter accedere, con maggiore facilità, alla relazione.
Ho svolto diverse collaborazioni con l’Ente Nazionale Sordi (ENS) di Modena come seminari, psico-forum e diversi progetti sul territorio.